Beccata a fare sesso in ufficio sono stata licenziata

Ogni azione ha la sua conseguenza ragazzi. Ma quello che sto per raccontare ne ha avuta una molto importante per me e per il mio lavoro da segretaria in uno studio legale della mia città. Sono stata infatti beccata dai miei capi a fare sesso in ufficio con il postino che porta la corrispondenza e sono stata licenziata in tronco. Una terribile conseguenza per una ragazza di 26 anni appena laureata ed in cerca di un lavoro stabile. Ma certe cose non avvengono per caso ed infatti quella scopata nella mia scrivania mi ha permesso di cercare e trovare un lavoro più in linea con i miei studi ed ho anche trovato l’amore. Oggi sono una donna felicemente sposata con un figlio e un lavoro che mi da molte soddisfazioni.

Come ho fatto sesso in ufficio allora ?

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Avevo iniziato a lavorare allo studio grazie ad una segnalazione della mia professoressa di diritto civile. Io appena laureata in giurisprudenza come segretaria. Beh la gavetta dobbiamo farla tutti ho pensato e poi lo stipendio era buono e soprattutto mi serviva proprio.

I colleghi tutti sopra i 45 anni e quindi possibilità di distrazione molto difficile. Vite ed interessi molto diversi ma comunque molto simpatici. Non si andava oltre la pausa caffè o qualche panino al bar sotto l’ufficio.

Fino a quando non ha fatto la sua comparsa Antonio. Lui è il postino che lavora per la società che consegna la corrispondenza dello studio. Non certo le bollette o altra posta normale. Atti , repliche e tutto quello che riguarda l’attività di studio insomma. Un ruolo molto importante il suo che non prevede ritardi ed errori.

Se queste sono le premesse il destino vuole che al primo sguardo io e Antonio abbiamo avuto quello che penso si chiami un colpo di fulmine. Lui un figo incredibile, moro,altro e con un fisico pazzesco. Io mora, tette grosse e tanta voglia di vivere la mia vita e scoprirne tutti i piaceri.

Abbiamo iniziato ad uscire nei fine settimana ma poi la cosa ha preso una piega imprevedibile. Di pomeriggio mi veniva a trovare in ufficio e stavamo li a chiacchierare . Fino a quel giorno di fine Gennaio in cui lo abbiamo fatto in ufficio. Cazzo quanto è stato bello, nuovo e terribilmente eccitante.

In ginocchio con il suo uccello in mano

Si proprio così. Se dovessi raccontare ad una persona quello che è successo fra di noi quel pomeriggio avrei sicuramente una forte dose di imbarazzo. Ma in forma anonima su questo sito di racconti erotici voglio dire tutto senza remore.

Non so come e chi è stato il primo ma ci siamo trovati a baciarci come dei ragazzini. Troppa la voglia repressa . Ad un certo punto mi sono messa in ginocchio davanti al suo cazzo. Ho aperto la cerniera dei suoi pantaloni e me lo sono ritrovato ad un centimetro dalla mia faccia. Un cazzo perfetto , lungo, diritto e molto grosso. Non ci ho capito più niente e me lo sono messo in bocca. Ad occhi chiusi lo succhiavo con molta passione, forse anche amore credo . Lui mi toccava dolcemente la testa assecondando il mio movimento.

Nessuno poteva pensare che le telecamera del sistema di sicurezza dello studio stavano riprendendo tutto. Per un errore legato forse ad un malfunzionamento del timer aveva cominciato a registrare con un paio di ore di anticipo rispetto al normale.

Ma io continuavo a scoparmi quel grosso uccello con la mia bocca. Incurante che venivo ripresa da una telecamera. Ed ho continuato fino a quando lui non ha voluto scoparmi. Mi ha fatto alzare e girare. Mi ha baciata tutta la schiena e poi , con un gesto dolce e naturale, mi ha abbassato le mutandine. La mia figa era già tutta bagnata e lui mi è entrato dentro completamente.

Ho richiuso gli occhi e mi sono fatta scopare così, in piedi sulla mia scrivania. Una scopata bellissima che mi sono goduta tutta. Dopo aver finito ci siamo baciati come due fidanzatini e ci siamo rivestiti entrambi soddisfatti di quella avventura .

Il giorno dopo ecco la sorpresa spiacevole

Si ecco che la conseguenza arriva per tutti ed anche per me. Entro in ufficio e vado come tutti gli altri giorni sulla scrivania. Un foglio sopra, capovolto mi lascia alla prima indifferente. Ma quando mi siedo per accendere il computer ho iniziato a leggerlo e penso di essere quasi svenuta.

Una lettera di licenziamento per comportamento scorretto ed anti morale durante l’orario di lavoro. Mi sono messa a piangere e sono andata subito alla ricerca di uno dei miei capi. Ma niente non mi hanno voluto ricevere.

Con le lacrime agli occhi ho preso le mie cose dalla scrivania e sono uscita dal mio ormai ex posto di lavoro come una ladra.

Questo episodio è stato quello che mi ha cambiato la vita. Pensavo in peggio ma in realtà ho iniziato a vivere la mia attuale vita. Non ho rimorsi e rimpianti. Penso che una passione vera e genuina debba essere consumata senza sentirsi in colpa.

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